accoglienza

Come accedere

Il Centro Servizi per Anziani è predisposto all’accoglienza di ospiti con diversi livelli di autosufficienza. Per potervi accedere è possibile far riferimento ai posti letto ammessi a contributo regionale, sulla base della graduatoria della ULSS, oppure vi sono alcuni posti letto non coperti da contributi regionali, che vengono assegnati agli ospiti in base ad una graduatoria interna alla struttura.

Documentazione per l'ammissione

In merito al procedimento di ammissione degli ospiti non a contributo regionale, essendo lo stesso subordinato, oltre che alla verifica delle condizioni oggettive e soggettive del richiedente, anche alla imprevedibile disponibilità di posti, qualora l’avvenuta comunicazione di ammissione venisse respinta da parte dell’avente titolo la domanda viene spostata all’ultimo posto della graduatoria. La comunicazione del giorno, dell’ora e delle modalità d’ingresso vengono concordate di volta in volta fra l’Assistente Sociale, i Coordinatori Sanitario e Sociale e l’ospite e/o persona di riferimento.

COS’È LA SCHEDA SVAMA?

La Scheda S.V.A.M.A. (“Scheda per la Valutazione Multidimensionale dell’Anziano”) è indispensabile per determinare i servizi d’accoglienza dell’ospite, analizza tutti gli aspetti della vita dell’anziano: salute, autosufficienza, rapporti sociali, situazione economica.
La valutazione viene effettuata dai diversi componenti della Unità Operativa Interna (U.O.I.) supportati da professionisti esperti in settori specifici.
La scheda SVAMA è composta da 4 sezioni che valutano un aspetto della persona presa in carico:

Questo strumento non è solo utile per i professionisti che sono implicati nella sua compilazione, come medici, infermieri, operatori, assistenti sociali, psicologi, o fisioterapisti, ma molto utile all’educatore professionale per poter creare, per anziani autosufficienti e non, un intervento individualizzato e globale. Gli anziani sono soggetti deboli e spesso costretti ad una condizione di difficoltà alimentata da fattori diversi. Nasce così la necessità di creare servizi d’accoglienza e di assistenza che affrontino i problemi in modo strutturato sulla base delle osservazioni di ogni specialista in modo da agire su tutti i fattori debilitanti della singola persona e non tralasciarne altri, e riuscire a recuperare, dove possibile, le abilità perse o rinforzare quelle residue al fine di realizzare nell’anziano una maggiore autonomia.